Sabato 9 dicembre il MULA+ Museo di Latronico ospiterà, per festeggiare il suo primo anno di attività, la lettura pubblica di I’m not an actress.

Non è stato semplice in questi anni definire cosa stessi cercando: se me stessa attraverso la vita di altre attrici, se invece cercassi di sconfinare, dilatare questa “figurina” stilizzata a cui il corpo dell’attore -in generale- corrisponde. Ma ad un certo punto del viaggio comprendi che l’appuntamento al buio con il pubblico, diventa la prima tappa fondamentale da affrontare, da quel momento in poi le cose diventeno più chiare e leggibili per te, prendono una forma nell’immaginazione di qualcun’altro.

In questa fase del lavoro “I’m not an actress” si presenta come una lettura pubblica di un diario di appunti.

Ho iniziato circa due anni fa a disegnare un canovaccio sulle traccia della difficoltà a definirsi nel proprio mestiere, in ciò che si diventa durante l’arco della propria vita nella propria professione, ciò che si perde e ciò che si trasforma, tanto che alla fine ci si chiede, che cosa sto facendo, e che cosa vorrei fare?

Per iniziare e fare paragoni ho scavato nella vite di alcune donne, dalle prime attrici settecentesche, attraversando anche Sarah Bernardh e Colette fino ad arrivare a una diva di Hollywood che ha molto assorbito la mia attenzione: Hedy Lamarr, la donna dalle molte vite.

Definita come una delle donne più belle della sua epoca, Hedy Lamarr nata nel 1914 e morta nel 2000 era un’austriaca ebrea e non confessò mai d’esserlo ai figli.

Fu scoperta da Max Reinhardt e girò il primo nudo e orgasmo nella storia del cinema.

Nella hall della Qualcomm a San Diego, un’importante azienda tecnologica, c’è una grande fotografia di una donna bellissima, occhi verdi e pelle candida, capelli nerissimi che spicca insieme ai numerosi brevetti, orgoglio della compagnia. È la foto di Hedy Lamarr che negli anni ’40 aveva depositato il brevetto 2.292.387 antenato del blutooth insieme al musicista George Antheilil, su cui in futuro la Qualcomm avrebbe brevettato il Cdma, uno dei dispositivi fondamentali senza i quali non esisterebbe la telefonia mobile.

L’essere molteplici è una strada possibile, costellata di piacere e dolore.

Ringrazio Edoardo Segantini inviato del Corriere della Sera, autore del libro “Hedy Lamarr, la donna gatto” per la scoperta e per la breve, ma densa e illuminante, corrispondenza, Paolo Nani per i consigli sulle sintesi.

I’m not an actress di e con Carlotta Vitale

Fonti:

Edoardo Segantini “Hedy Lamarr, la donna gatto”

Hedy Lamarr “L’estasi e io”

Laura Mariani “Sarah Bernhardt, Colette e l’arte del travestimento”

Chris Smith “Jim and Andy” DOC

Alejandro Inarritu “Birdman” FILM

Ringrazio Gaetano e Rosita che hanno sancito una data importante per il loro lavoro culturale nelle aeree interne lucane scegliendo il teatro.

Gente visionaria, il ciel l’aiuta.

Carlotta Vitale

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