Il primo passo è fatto. Un velocissimo go&see romano per temere d’impazzire di caldo a 42°, e impazzire letteralmente, con Emmanuel e Didier Gallot-Lavallée, (i fratelli Lumière del teatro) ma andiamo con ordine.
Verso la fine di aprile la fondazione Matera2019 al fine di realizzare il programma culturale che ne ha determinato la vittoria, ha pubblicato una call selezionando i “project leaders” adatti a sviluppare i contenuti del dossier di candidatura.
La nostra compagnia è stata selezionata insieme a 31 organizzazioni che si occupano in vari modi di diffusione e produzione culturale.
Tra ottobre e novembre ci attende un ulteriore selezione basata sulla qualità e tenitura del progetto esecutivo, frutto della co-progettazione di luglio e settembre realizzata con il team della fondazione tra cui Ariane Bieou manager culturale, Agostino Riitano e Ida Leone.
Una delle prime azioni proposte dalla fondazione è stata proprio quella del go&see: un voucher adatto a sostenere viaggi ed esplorazioni per incontrare i partner di progetto, nutrirsi di esperienze, visioni, festival; tutto ciò che può aiutare il progetto candidato a trovare il massimo delle sua forza espressiva in termini artistici e organizzativi.

 

La nostra compagnia ha risposto al progetto Circulating Entities inserito nel cluster Radici e Percorsi.
Sentiamo di voler impiegare al massimo le nostre forze nei prossimi anni perché ciò che abbiamo imparato a conoscere della Basilicata possa diventare racconto poetico spettacolare, lasciare un segno nei luoghi da cui parte e in cui arriva.
Per iniziare a realizzare questo percorso e individuare una “grande e potente narrazione” siamo ritornati alle nostre radici d’attore con Emmanuel Gallot-Lavallée nostra fonte d’arte e maestro di vita. Un “non maestro” più esattamente che nel 2005 ha determinato il sodalizio artistico tra me e Mimmo Conte, di fatto Gommalacca Teatro.
E nella vitalità di questo processo abbiamo cercato la visione mirabile di suo fratello Didier co-fondatore della della compagnia nantese Royal-de-Luxe.
Due fratelli inventori di narrazioni epiche, di giganti insabbiati, di giardini pensili, bandiere per le città del vento, di costumi meccanici, copricapi e maschere del sottosuolo con cui, ieri in un baretto ad Happio, tra le lumache colorate che risalgono le pareti grigie del centro commerciale sull’Appia abbiamo “rivoltato la terra”, per far emergere i suoni del sottosuolo di una Basilicata di uomini cenere che hanno smarrito la memoria, angeli e palazzi che piangono lacrime di colore.
Benvenuti nei nostri sogni Emmanuel e Didier sarà un 2019 da paradiso.

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