2 aprile 2019 | WeGil – Roma
Martedì 2 aprile 2019, il WeGil di Roma – lo spazio restituito ai cittadini dalla Regione Lazio, gestito da LAZIOcrea – ha ospitato la tavola rotonda #AWARE – La Nave degli Incanti. Il teatro come strumento di attivazione sociale, un focus group di ricerca e approfondimento sulla tematica della produzione culturale e delle arti performative, applicate al campo della rigenerazione urbana e territoriale, nell’ambito del processo di Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura.
L’appuntamento si è configurato come un momento di confronto fra operatori artistici e culturali impegnati, su tutto il territorio nazionale, in processi e iniziative partecipate attivamente dai cittadini. L’incontro non ha voluto concentrarsi soltanto su quelle che sono o sono state le buone pratiche sperimentate dai professionisti coinvolti, ma ha inteso focalizzarsi anche sulle problematiche che hanno impedito la buona riuscita delle programmazioni politiche e sociali riguardanti le periferie.
La Nave del Serpentone che, a Potenza, ispira l’immaginario del progetto AWARE sintetizza pienamente, in questo senso, la circostanza tipica in cui chi ha progettato, pur agendo in assoluta buona fede, non è riuscito nell’intento originariamente ipotizzato.
Si è parlato, dunque, anche di ciò che abbiamo fatto e che credevamo portasse altri frutti, condividendo il bagaglio di esperienze necessario affinché gli errori compiuti non siano ripetuti altrove; e sperimentando una nuova filosofia di intervento, che contempli il fallibile e la consapevolezza del passato e del presente come prospettiva necessaria per pensare insieme il futuro.
Hanno partecipato all’incontro:
Martina Bacigalupi – The Fundraising School
Ariane Bieou – manager culturale per Matera 2019 – Capitale Europea della Cultura
Nicola Borghesi – fondatore della compagnia Kepler 452
Mimmo Conte – co-fondatore, regista/attore di Gommalacca Teatro
Ilda Curti – esperta di progetti complessi, scrive, ricerca, agisce in ambito urbano
Renzo Francabandera – giornalista, critico d’arte e teatro
Paolo Lago – critico letterario e cinematografico
Elena Lamberti – operatrice culturale, ufficio stampa e addetta alla comunicazione
Paolo Masini – creatore di progetti e di reti in relazione a beni comuni, buone pratiche e inclusione sociale
Andrea Paolucci – co-fondatore e direttore artistico della Compagnia del Teatro dell’Argine
Riccardo Spagnulo – attore e drammaturgo
Carla Tatò – attrice e drammaturga
Carlotta Vitale – co-fondatrice, attrice e direttrice artistica di Gommalacca Teatro
«Il teatro non è solo una forma di spettacolo. Al contrario, è anche strumento di riflessione, analisi, giudizio mai fine a se stesso. Teatro come possibilità di scoprire l’altra faccia della luna, quella sempre immaginata o mai supposta, e comunque mai vista. Ma, soprattutto, strumento di attivazione sociale. Non solo perché andando a vedere uno spettacolo si ha la possibilità di fare incontri e conoscersi, ma perché è possibile dar vita a progetti artistici in grado di rivalutare storture e brutture che la società, suo malgrado, ha prodotto o è solo obbligata a subire. Questi i temi alla base di una tavola rotonda svoltasi a Roma qualche giorno fa dal titolo, per l’appunto, Il teatro come strumento di attivazione sociale. Occasione che ha dato anche la possibilità di presentare uno spettacolo che sicuramente farà parlare di sé: La Nave degli Incanti. Di che si tratta è presto detto: “Questa è la storia di Sofia, la bimba che non vuol dormire, di un pesce smarrito e di una nave”».
SIPARIO – 4 aprile 2019 > continua a leggere l’articolo