Il primo meeting internazionale per Aware

A maggio 2017 è iniziato il nostro viaggio verso Matera-Basilicata 2019. La Fondazione Matera2019, in quel periodo dopo alcuni anni di fermo, aveva pubblicato la prima call che richiedeva a tutti gli operatori lucani che si occupassero di cultura, di proporre idee per la realizzazione di uno dei 24 progetti contenuti nei Cluster del dossier.

I cluster sono quattro: Radici e percorsi, Futuro remoto, Continuità e rotture, Utopie e distopie, Riflessioni e connessioni, ogni cluster contiene vari progetti tutti ispirati dalle tematiche individuate nella progettazione del dossier.

Il claim del dossier e del progetto di candidatura è: Open Future, e così lo racconta:

“Alla luce delle sfide che ci troviamo ad affrontare e del concetto definito per il nostro programma culturale, abbiamo scelto lo slogan “Open Future”. Matera 2019 sarà per noi un’opportunità per creare una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché “accessibile a tutti”; aperta perché non oscurantista nei confronti dei pensieri e delle sensibilità”; aperta perché “disponibile al dialogo”

Cercando di interpretare la visione del programma culturale e partendo da un forte e definita esigenza della compagnia, abbiamo deciso di rispondere alla realizzazione del progetto Circulating Entities, qui di seguito un estratto:

“Sarà progettata e realizzata una piccola flotta di veicoli com- prendente una dozzina di teatri, cinema e fab labs itineranti, “sonde culturali” che percorreranno il territorio lucano, superandone i confini regionali e collegando la Basilicata alla rete di produzione culturale di Matera-Basilicata 2019. La flotta di veicoli seguirà gli itinerari individuati con le città partner del progetto, membre della rete TANDEM. Un itinerario speci co attraverserà i Balcani.

Le attività di Circulating Entities culmineranno nel Mobility Camp, grandiosa celebrazione della cultura della mobilità, evocata ogni anno nel giorno della transumanza, quando greggi di pecore e mandrie di bestiame lasciano i pascoli invernali per quelli estivi. Il 15 giugno 2019, dall’alba al tramonto, i veicoli che nei mesi precedenti avranno attraversato l’Europa come ambasciate mobili di Matera 2019, convergeranno sulla Murgia per celebrare la mobilità”.

Superata la prima selezione di maggio 2017, per circa otto mesi siamo entrati in una fase di co-progettazione con la Fondazione stessa, che ci ha portato a candidare il progetto definitivo a fine dicembre 2017. Ad inizio del 2018 abbiamo saputo d’essere stati ufficialmente selezionati come unici Project Leader del  progetto Circulating Entities.

Nei primi giorni di marzo abbiamo ospitato per la prima volta a Potenza i partner italiani e stranieri con cui realizzeremo il nostro teatro viaggiante AWARE che abbiamo deciso di costruire, e che prenderà una forma particolare, quella della Nave, quella che ci ha ispirato, e che si trova al centro del quartiere Cocuzzo in cui ha sede la nostra compagnia.

AWARE oltre al significato inglese, è una “parola concetto” giapponese che si pronuncia “Auarè” e che esprime la commozione per la bellezza della natura e la nostalgia per il suo incassate cambiamento.

Nei tre giorni abbiamo esplorato il quartiere, co-creato, ribaltato le certezze, attraversato la Basentana, percorrendo lo stesso tragitto che percorrerà la nave per congiungere Potenza a Matera fermandosi a valle toccando le aree di Albano/Accettura, Calciano e Ferrandina/Borgo Macchia, scoperto Matera guardandolo da un altro punto di vista.

Questo viaggio di Gommalacca è iniziato insieme a Riccardo Spagnulo (drammaturgo), Phlippe Moutte degli Atelier Spettacolari Sudside di Marsiglia, Emmanuel e Didier Gallot-Lavallée (i fratelli Lumière del teatro!), Recollocal e Digital Wolf, insieme ai comuni delle città coinvolte.

Il nostro lavoro in questi mesi sarò di ingrandire il numero delle persone coinvolte per riuscire il più possibile a condividere l’esperienza per renderla accessibile a tutti e alimentare quel dialogo culturale in cui confidiamo per la crescita del territorio in cui lavoriamo.